Tasking

Wonderlab ha reso ufficialmente “propria” la piattaforma Tasking. Nelle scorse settimane, infatti, i responsabili della startup salernitana si sono recati in quel di Roma, presso gli uffici della Siae. Il motivo della trasferta nella capitale è riconducibile alla consegna della documentazione per l’avvio dell’iter che proteggerà – con il diritto d’autore – uno dei progetti che ha caratterizzato gli ultimi, intensi, mesi lavorativi.

Tasking è la piattaforma informatica sviluppata da Wonderlab per la digitalizzazione dei processi e la gestione dei servizi online offerti all’utenza. Si tratta di un software estremamente flessibile e configurabile che permette di approcciare alla Business Process Rengineering in una logica completamente innovativa, scalabile e personalizzabile. L’applicativo si configura come un vero workflow designer e workflow executor, grazie al quale possono essere censiti i procedimenti e, quindi, messi in esecuzione nel software stesso. La piattaforma sviluppata da Wonderlab è stata utilizzata sia internamente (per gestire alcuni flussi interni aziendali), sia come framework per commesse verso clienti privati, che per progetti di terzi che sono partiti dalla Community Edition per realizzare l’intero apparato informatico di digitalizzazione dei processi.

Tasking è dunque una piattaforma informatica attraverso la quale è possibile impostare il flusso di lavoro per ciascun procedimento attivo, specificando ad ogni attività le azioni previste (eventualmente differenziate per ruoli) e gli stati che possono seguire.

La piattaforma è adatta sia per usi interni come la gestione di flussi aziendali, sia in qualità di framework per commesse verso clienti privati, come ad esempio per progetti di terzi che sono partiti dalla Community Edition per realizzare l’intero apparato informatico di digitalizzazione

dei processi

  • Editor visuale dei flussi
  • Template documenti
  • Processi illimitati
  • Integrazione con diversi
  • Sistemi di autenticazione e firma digitale

La configurazione è basata su un paradigma visuale, che permette all’utente di “costruire” il proprio modello di attività e, quindi, di creare l’intero grafo del workflow senza dover inserire elementi di programmazione, ma solo seguendo il processo guidato. Tasking, inoltre, è costituito da due moduli principali: Workflow designer e Workflow executor.

Nel primo caso, attraverso un ambiente visuale è possibile definire, per ogni procedimento, la sequenza di fasi che la compone, identificando per ciascuna attività:

  • i tipi di informazioni gestite (comprese quelle acquisibili/inviabili da/a software terzi con i quali è prevista l’integrazione)
  • i ruoli che vi possono agire
  • le azioni consentite
  • i template associati
  • i controlli
  • le tempistiche
  • le possibili fasi successive (eventualmente dipendenti dalle azioni compiute nell’attività)

Questo modulo si configura come un WFMS (Workflow Management System) modulabile sulla base delle esigenze e peculiarità di ciascun processo esaminato secondo la metodologia BPMN. 

Il Workflow Executor rappresenta il core dell’intero sistema informatico. Attraverso questo modulo e sulla base di quanto configurato e dei workflow definiti, sarà possibile agire sulle pratiche al fine di determinarne e guidarne il flusso di lavoro. Il modulo consente agli utenti di accedere ai procedimenti nello stato in cui si trovano e, quindi, di operare inserendo i dati associati all’attività, generando output, visualizzando informazioni e documenti presenti, utilizzando le azioni disponibili per definire lo step successivo.

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